Sotto elevato stress il tendine si irrigidisce e successivamente si instaura l’infiammazione. Nel tempo può produrre tessuti cicatriziali che sono nettamente meno flessibili del tendine stesso.
I sintomi della tendinite d’Achille
Dolore sordo o tagliente lungo la porzione posteriore del tendine, maggiormente localizzato verso il calcagno;
limitata flessibilità della caviglia;
calore e rossore nella zona dolente, un nodulo (formato da tessuto cicatriziale) che può essere palpato lungo il tendine e un suono crocchiante (tessuti cicatriziali che strusciano contro il tendine) durante il movimento della caviglia
Le cause della Tendinite d’Achille
Muscoli del polpaccio tesi ed affaticati, che trasferiscono il peso dalla corsa al tendine d’Achille. Questo può essere causato dallo scarso stretching, il rapido aumentare della distanza, o un lavoro eccessivo di velocità o corsa in salita, tutto ciò stressa il tendine d’Achille più di ogni tipo di altra corsa.
Scarpe da corsa non flessibili che in alcuni casi forzano il tendine a torsioni, corridori che pronano eccessivamente (piedi che ruotano interiormente all’impatto col suolo) sono anche essi cause per la tendinite suddetta.
Come si cura la tendinite d’Achille e cosa fare appena si avvertono i sintomi
Se si sta correndo fermare subito la corsa. Applicare ghiaccio per 20 minuti e toglierlo per 15 min in maniera ciclica per più volte al giorno.
Massaggiare il tricipite della sura con movimenti semi-circolari, utilizzando una crema all’arnica. Fare stretching del muscolo del polpaccio gentilmente e non riprendere la corsa fino a che non si è in grado di flettere e stendere completamente il piede sottocarico e di fare dei salti senza accusare dolore.
Il trattamento osteopatico permette di velocizzare i tempi di recupero e di eliminare eventuali blocchi articolari a livello degli arti inferiori che possano aver predisposto all’instaurarsi della sintomatologia dolorosa.
Nel caso in cui il dolore sia intenso si può effettuare un ciclo di ultrasuoni.