Sebbene tra gli sportivi l’incidenza maggiore è tra i giocatori di calcio essi non sono i soli a soffrirne, infatti, schermitori, atleti dediti alla corsa, ballerini, tennisti e fantini. Questo problema è associato con diversi gradi di lesione dei muscoli della zona frontale/bassa dell’addome, della sinfisi pubica e degli adduttori.
Le cause della pubalgia
La pubalgia che interessa gli sportivi è quella della sindrome retto-adduttoria e spesso, negli atleti, è la conseguenza di altri fattori legati ad alterazioni statiche e dinamiche del rachide, del bacino, degli arti inferiori; infatti iperlordosi lombare, la displasia all’anca congenita, la dismetria degli arti inferiori sono tra le cause più frequenti che predispongono all’insorgenza della pubalgia.
Spesso la causa delle pubalgie sono i muscoli posteriori della coscia (ischio crurali), che si sviluppano eccessivamente e si accorciano, impedendo così al ginocchio di estendersi correttamente ad esempio mentre si corre, in questo modo i muscoli adduttori non trovano più lo spazio biomeccanico per lavorare in modo corretto: si contraggono e s’irrigidiscono.
I sintomi della pubalgia
Il movimento non riesce più ad essere ampio e fluido, come sarebbe invece necessario nella
performance atletica; durante l’attività sportiva il corpo ha bisogno di dispiegarsi per esprimere
la sua massima potenza ed invece, in questo caso, viene sollecitato mentre è bloccato. La pelvie e in particolar modo la sinfisi pubica sono l’incrocio di spinte di forze contrapposte, rendendoli facilmente vulnerabili. Nel momento in cui uno o più gruppi muscolari diventano ipertonici s’instaurano delle congestioni, che alterano il corretto metabolismo muscolare.
Al tatto gli adduttori saranno molto più dolenti degli ischio-crurali della coscia, ma sono proprio
questi ultimi che devono avere la precedenza nell’essere trattati, allungati e rimessi in fase,
altrimenti gli adduttori non riusciranno mai a riprendere correttamente la loro funzionalità nella
biomeccanica.
Pubalgia rimedi: curare la pubalgia con l’osteopatia
In caso di pubalgia è importante effettuare un attento esame obiettivo a livello del bacino per verificarne la simmetria e la mobilità delle singole articolazioni che costituiscono il cingolo pelvico.
Nel caso specifico della Pubalgia si troverà spesso uno “shear” inferiore o superiore della sinfisi pubica che con poche e precise manipolazioni, non dolorose, verrà risolto.